Il
referendum del 2011 ha sancito la non cedibilità a privati dell’acqua in quanto bene pubblico per
eccellenza.
Per
questo
è stata varata una
normativa nazionale sugli acquedotti che
prevede un
loro accorpamento per ottenere economie di scala e che esige il loro
controllo tramite la costituzione di società a partecipazione
pubblica.
Per
questo
è stata varata una
normativa nazionale sugli acquedotti che
prevede un
loro accorpamento per ottenere economie di scala e che esige il loro
controllo tramite la costituzione di società a partecipazione
pubblica.
Il
nuovo gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di
Varese è una società SRL che si chiama ALFA,
con ben 95
Comuni
che
hanno condiviso con la Provincia il
percorso di costituzione della nuova società.
Alfa
srl è una società totalmente pubblica
che, sulla base della scelta
fatta dai Sindaci della Provincia di Varese,
è controllata
“in-house”, ovvero da tutti i Comuni soci,
e
a cui da Statuto non possono entrarvi soggetti privati.
Il
gestore, così come è stato pensato e concretizzato, garantirà un
servizio di qualità elevato, ma anche il fatto che l’acqua è e
rimarrà un bene pubblico.
L'adesione
ad ALFA SRL da parte del Comune di Vedano è stata votata
ed approvata in Consiglio comunale in data 25 luglio 2013.
Non è quindi una novità dell'ultima ora: Progetto Vedano però si
è svegliato solo adesso.
Dove era il 25 luglio 2013? Forse, come capita sovente, non c'era. E
se c'era, allora dormiva.
Chiariamo
subito l’unica cosa importante: l’acqua
vedanese è e rimarrà pubblica senza se e senza ma.
Prova ne sia che è stata da poco costituita la nuova realtà che
coinvolge tutti i Comuni della nostra provincia per la gestione del
servizio idrico integrato. Chi gestirà il servizio in provincia è
una
società a partecipazione esclusivamente pubblica e a cui da Statuto
non possono entrarvi soggetti privati.
Detto
questo, fa specie che un’opposizione
assente faccia della propria colpevole situazione di ignoranza
un’occasione di sterile polemica.
Responsabile forse l’eccezionale calura di luglio, l’inesistente
Progetto Vedano il cui consigliere Andrea Vallino ha collezionato
nell’ultimo anno innumerevoli assenze in consiglio comunale e nelle
commissioni,
ora si risveglia tappezzando di manifesti con interrogativi tanto
ingenui quanto tendenziosi. Chi si era candidato con scarso successo
e risultati deludenti a guidare un paese non
può non conoscere una materia amministrativa così importante come
quella dell’acqua.
Una vicenda che segue il risultato di una direttiva comunitaria, una
legge dello Stato, il risultato di un referendum, le determinazioni
dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Varese che,
confermando la priorità del ciclo integrato dell’acqua come bene
comune e pubblico, porterà investimenti consistenti su tutto il
territorio.
Anziché
rimboccarsi le maniche e lavorare a testa bassa per dare un
contributo, anche come minoranza, alla vita del paese facendo
proposte credibili, Progetto
Vedano sa solo agitare argomenti strumentali e inventarsi, come in
questo caso, una fandonia di sana pianta, non avendo altro a cui
attaccarsi.
Rimaniamo
veramente attoniti e delusi dal comportamento di un consigliere che
ha dei doveri istituzionali e rappresenta dei cittadini con degli
obblighi di correttezza che accompagnano l’incarico ricevuto. Se
questo consigliere non ha tempo, vive lontano, non frequenta più il
paese si
faccia da parte e lasci il posto a qualcuno più motivato di lui.
E’ infatti lo stesso consigliere che non più tardi di qualche anno
fa aveva accusato un assessore di assenteismo chiedendone le
dimissioni. Sia ora coerente.
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