mercoledì 12 ottobre 2016

Un consiglio comunale all’insegna della solidarietà

Nel corso del consiglio comunale dell’11 ottobre 2016 è stata presentata dal vicesindaco Vincenzo Orlandino e dai consiglieri Veronica Maletta e Roberto Adamoli, capogruppo di Vedano Viva, la mozione proposta da ANCI, l’Associazione dei Comuni d’Italia che nell’esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia avanza proposte concrete per:
  • Chiedere il rifinanziamento del fondo per la prevenzione del rischio sismico
  • Chiedere a Regione Lombardia di destinare almeno l’1% del bilancio annuale alla prevenzione del rischio da evento calamitoso
  • Coinvolgere la popolazione locale sulle problematiche legate ai rischi e le misure di prevenzione
  • Aderire alla proposta di istituzione della “Giornata Nazionale della Protezione Civile”
  • Programmare entro 60 giorni una esercitazione per posti di comando sul territorio comunale
  • Adottare i principi di resilienza, ovvero alla capacità di una comunità di resistere alle sollecitazioni negative esterne, in particolare gli eventi calamitosi
Una serie di proposte fattive, una volta tanto votata all’unanimità da tutti i consiglieri presenti, che prevede anche la devoluzione di un contributo pari ad almeno il gettone di presenza sul conto corrente pro Emergenza Terremoto Centro Italia, IBAN IT27A0623003202000056748129. Un segno di vicinanza e unità della nostra Nazione nei momenti più difficili.

Nel corso della serata, fitta di importanti adempimenti, è stato approvato, anch’esso all’unanimità e primo tra tutti i comuni del distretto anche il nuovo regolamento dei Servizi Sociali dell’Ambito Distrettuale di Tradate che renderanno omogenei su tutto il territorio i servizi offerti alle fasce più deboli della popolazione.

mercoledì 5 ottobre 2016

Davanti al Decathlon il grande ostacolo della burocrazia


Prendo spunto da un’intervista di qualche anno fa che rilasciò Bernardo Caprotti, coraggioso e tenace imprenditore scomparso in questi giorni, e in cui affermava che con i tempi della burocrazia italiana doveva progettare allora i negozi del 2050. Poneva a modello i Council inglesi dove il comune ha tutti i poteri e le prerogative per decidere sul proprio territorio garantendo una celerità nella procedura, avendo invece sperimentato in Italia infinite vessazioni.
Come possiamo capirlo! Dopo l’estenuante esperienza di ben quattro conferenze servizi a Palazzo Lombardia che nonostante i due anni di peregrinaggio e la mole di documenti prodotti si sono concluse con due nulla osta beffardi e una prescrizione impossibile per il recupero della ex cartiera Sottrici alle Fontanelle. Una Regione Lombardia che invece di attrarre investimenti esteri si cela dietro cavilli utilizzando due pesi e due misure: da una parte promuove mega centri commerciali come quello di Arese, dall’altra impedisce invece, di fatto, il recupero di un’area dismessa da oltre vent’anni con 20.000 mq di amianto, depositi di idrocarburi e materie prime in prossimità di due corsi d’acqua esponendo ancora per chissà quanti anni l’immobile alla mercé di vandalismi e rave party. Una pesante responsabilità per i vertici della Regione che hanno pretestuosamente alzato la posta chiedendo opere faraoniche e lasciandosi sfuggire investimenti a sei cifre, senza contare l’indotto. Non bastava la rotatoria a sei corsie, due by pass e svincoli dedicati ai due insediamenti. Non è bastata la riduzione di superficie commerciale, la salvaguardia dei pozzi, l’ulteriore inverdimento e la protezione dei due corsi d’acqua, l’estensione della rete ciclopedonale. Non interessano alla Regione i 108 posti di lavoro, di cui il 40% a tempo indeterminato, che gli operatori commerciali avrebbero garantito con fidejussione bancaria e destinati a crescere fino a 200, considerate le esperienze di altri insediamenti monocomparto come quelli previsti sulla nostra ex Sottrici. Non interessano al Pirellone le aspettative dei cittadini che attendono con ansia l’insediamento dei due grandi marchi di Bricoman e Decathlon e si devono invece oggi recare da Varese a una trentina di chilometri (e un’ora di strada) per avere accesso ai prodotti specialistici di cui solo queste due grandi catene commerciali dispongono. Non interessano le tante opportunità che perderebbero associazioni sportive e artigiani del circondario. Non interessano alla Regione le notevoli risorse economiche che l’insediamento avrebbe messo a disposizione (si parla di quasi 500.000 € previsti da una avanzata legge regionale!) e riservate a favore del commercio locale nei comuni del circondario. Una vera beffa.
Anche l’imprenditore Orrigoni in una recente intervista a un quotidiano locale afferma che “Grande distribuzione e commercio locale non sono nemici; sono concorrenti che ampliano la proposta”. Che GDO e negozi specializzati hanno trovato un equilibrio ma che occorre lavorare in un’ottica di rete. Esattamente quello che a Vedano Olona stiamo tentando di attivare, con le poche risorse che il bilancio comunale ci consente di mettere in campo ma che hanno ricevuto un buon riscontro dagli esercizi commerciali del centro storico e il plauso di molte associazioni di categoria che lo stanno prendendo come modello. Un’iniziativa che verrà ripresentata a breve ma che potrebbe avere ben altra portata se solo disponessimo, insieme agli altri comuni, delle risorse che stanzia l’atto unilaterale d’obbligo sottoscritto dagli operatori a sostegno del commercio locale.
Auspichiamo che finalmente il Presidente e il Consiglio Provinciale di Varese si facciano latori in prima persona della forte istanza del territorio che vede tra l’altro, caso raro, tutti e cinque i comuni coinvolti compatti e favorevoli all’insediamento. Un ruolo importante di coordinamento assegnatole dall’ultima conferenza servizi proprio sul nodo infrastrutturale e che ancora non ha esercitato appieno. Un’importante presa di posizione del nostro ente di secondo livello, e quindi diretto rappresentante dei comuni anzi di una “Provincia al servizio dei comuni”, come ama ripetere il Presidente senza sudditanze gerarchiche, retaggio di un passato grazie al cielo oramai lontano.

Cristiano Citterio
Sindaco di Vedano Olona