“Un nuovo Piano di Governo del Territorio che finalmente è adeguato alle reali necessità del nostro Comune. Uno strumento urbanistico che privilegia la rigenerazione e la riqualificazione urbana, energetica e ambientale, la valorizzazione del centro storico, la rivitalizzazione dei quartieri periferici puntando sui servizi e le strutture realmente necessarie al territorio per raggiungere alti standard di qualità di vita urbana restituendo suolo alle attività agricole, nel rispetto della legge regionale vigente”, dichiara con soddisfazione l’assessore al territorio Giorgia Adamoli.
Questo è quanto è stato approvato nella seduta fiume del Consiglio comunale di Vedano Olona di lunedì 1° aprile, durata quasi sei ore.
Un cambiamento tutt’altro che superficiale o scontato che l’amministrazione di Vedano Viva, guidata dal sindaco Cristiano Citterio, ha portato avanti con un lavoro durato quasi due anni con la partecipazione attiva di tutta la comunità.
Unitamente a questo, per ottemperare alle recentissime disposizioni di legge, tra i primi comuni in Lombardia è stato definitivamente approvato anche il Regolamento edilizio, rivisto ed aggiornato secondo nuove definizioni e titoli uniformati.
Il nuovo PGT si distingue, oltre che per un marcato orientamento a consumo di suolo negativo, anche per essere stato veramente partecipato, con i professionisti e gli amministratori che si sono confrontati in numerosi incontri pubblici, con ogni categoria di cittadini. Tra le tante novità introdotte spicca il progetto di tre parchi pubblici in serie (da via Libertà a via Volta) che saranno sviluppati nella zona est di Vedano (al di là della ferrovia) e rivitalizzeranno una porzione del territorio rimasta storicamente carente di servizi.
Il team di Vedano Viva esprime un sentito ringraziamento ai professionisti incaricati, all'Assessore Giorgia Adamoli e all'Ufficio Tenico Comunale per l'obiettivo raggiunto nel rispetto delle strette tempistiche e ai cittadini che hanno compreso la portata del progetto partecipando con preziosi suggerimenti nei due anni di lavoro.
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